venerdì 21 aprile 2023

Liftoff!

Ieri sono riuscito a ritagliarmi il tempo per vedere in diretta il primo test di Starship Superheavy. Incredibile! 

Davvero emozionante vedere questo razzo enorme sollevarsi e volare verso il cielo, senza esplodere immediatamente sulla rampa di lancio.


Non vedo l'ora di vedere i prossimi voli! Se in SpaceX proseguono lo sviluppo come hanno fatto per lo sviluppo del Falcon 9 prima e della Starship, è facile che vedremo altre esplosioni ma anche che potremo vedere numerosi nuovi test.

In questo momento, se c'è qualcuno che può realizzare davvero in tempi rapidi qualcosa del genere, è proprio SpaceX.

Ad Astra!

mercoledì 11 maggio 2022

Endeavour!

In un recente viaggio negli Stati Uniti sono passato per Los Angeles. Non appena ho scoperto che al Californian Sience Center è esposto uno degli Space Shuttle Obiter, l'Endeavour, ho deciso che ci sarei andato a tutti i costi!

Ed eccolo!

Space Shuttle Endeavour al Californian Science Center
L'orbiter OV-105 'Endeavour' nella sua grandiosità

Sapevo che lo Shuttle è molto più grande di quanto normalmente pensiamo, ma trovarselo davanti da comunque un'impressione di grandezza.


Primo piano della coda con gli SSME (Space Shuttle Main Engine)

Il lato sinistro con il portello di ingresso

Il lato destro con gli ugelli del Orbital Maneuvering System (OMS)

Un dettaglio dei danni alle piastrelle della protezione termica

Ammetto di essere stato in contemplazione per quasi due ore, cercando di osservare tutti i dettagli! 

Gli antenati dell'STS

 Nello stesso museo, oltre a tante altre cose interessanti, ci sono anche altre capsule del passato: una Mercury, una Gemini e un Apollo Command Module.

L'interno della capsula Gemini 11

L'Apollo Command Module usato nella missione Apollo-Soyuz del 1975





martedì 19 gennaio 2021

Due giorni in 'Zona Gialla' = Due giorni in montagna

In questi primi giorni del 2021, ci si trova ancora a far fronte con sto cavolo di Coronavirus: si sta in casa, si prova con moderazione ed attenzione a far visita a qualche amico o parente, ci si riposa... ma purtroppo non si può andare in montagna! (a meno di essere tra i fortunati che ci abitano già)

Nelle giornate del 7 e 8 gennaio, la regione Lombardia è classificata Zona Gialla ovvero è possibile muoversi liberamente in tutta la regione, anche senza un valido motivo (eh già, "andare in montagna" non è considerato un valido motivo per spostarsi). E quindi?

Giorno 1 - Monte Campo dei Fiori

Primo giorno, c'è chi lavora, chi non può... quasi quasi vado da solo... poi salta fuori $D che può, ma solo la mattina che il pomeriggio deve lavorare! E quindi si va vicini: Campo dei Fiori!

La foto non rende l'effetto di camminare nel bosco innevato

Dalla cima, panorama verso la Valcuvia

Mai vista così tanta neve quassù!

Cercando di vedere il Monte Rosa


Monte Rosa, con il Dom e il Täschorn

Quel mare di nuvole è il Lago di Varese, fidati!

Giorno 2 - Monte Boletto

Il giorno seguente non si può certo stare con le mani in mano e restare a casa! Ma serve ancora un posto vicino e non troppo faticoso, vista la grande quantità di neve... La scelta cade su Brunate ed il bel sentiero che collega tutte le baite. Per questa volta solo fino al Monte Boletto, ma ci si accontenta lo stesso!

Sembra di essere dentro Frozen!

Dopo tutti questi giorni chiusi in casa, sembra incredibile avere davanti questi spazi aperti

Sempre lui, il Monte Rosa

Quel ramo del lago di Como... no! Questo è l'altro ramo!

E un po' nascoste... ecco le Grigne!


lunedì 25 maggio 2020

Finalmente sui monti

E finalmente si riesce a sfruttare il primo weekend di libertà dopo il lockdown! Ovviamente stando nella natura!
Per ricominciare dopo tutto questo tempo fermi, è bene riprendere pian piano: niente grandi dislivelli e niente posti troppo sconoscuti. La scelta cade sulle fortificazioni della Linea Cadorna a monte di Cuasso: Monte Derta e Sasso Paradiso.

Finestra di osservazione al Sasso Paradiso

Entrata di una delle fortificazione del Monte Derta

Panorama sul lago di Lugano


 
Per ulteriori informazioni sulla Linea Cadorna: http://www.provincia.va.it/lineacadorna/it/itinerario3/scheda_tecnica.htm

venerdì 10 aprile 2020

5 anni di differenza

Stesso giorno, cinque anni di differenza (2015 - 2020)
Stesso giorno, 10 aprile, di cinque anni fa. Il ciliegio è cresciuto, e tante cose sono cambiate... ma l'albero è sempre lì! 😋

venerdì 7 febbraio 2020

Direttissima invernale

Come trovare percorsi alpinistici vicino a casa? Facile! Basta andare in Grignetta! Questa volta, complice la poca neve caduta finora, ci si lancia nel classico percorso Direttissima - Sentiero Cecilia.

Il percorso è sempre divertente, qualche tratto con un po' di neve a partire dal Caminetto Pagani in poi: si procede tranquilli senza la necesstià di calzare i ramponi, giusto la picozza in qualche tratto.
Dopo i vari su e giù, dento e fuori tra le belle guglie della Grignetta, un ultimo ripido strappo ci porta al Colle Valsecchi.

Quasi arrivati al Colle Valsecchi
 Dal colle Valsecchi si lasciano a sinistra il sentiero che scende nella val Scaretto e la traccia che sale verso la cresta Sinigaglia. Si calzano i ramponi e si prosegue in costa scavallando il canalone Angelina e numerosi costoloni. Il percorso alterna neve e roccia, spesso con catene, mai troppo difficile, mai banale... insomma, dovertente!

Catene e facile arrampicata lungo il Sentiero Cecilia
Gli ultimi tratti sono su neve, un po' più ripidi, e più faticosi visto che ormai è un po' che si sale... Uno sguardo alle spalle e si percepisce la maestosità della montagna. Il lago e la pianura giù in fondo, le rocce e le guglie intorno...


Ultima fatica prima di ritornare sulla trafficata Cresta Cermenati

lunedì 2 dicembre 2019

Ed è ancora Grignetta!

Un sabato di bel tempo, la voglia di andare in montagna, non troppo tempo a disposizione: e allora che Grignetta sia!

Appena si sale, il panorama si apre verso la pianura

La Pianura Padana ed in fondo in fondo gli Appennini

Lecco e l'Adda

Alta montagna a poca distanza da casa

lunedì 16 settembre 2019

Denali


Denali visto dal View Point South

Panorama dalla Kesugi Ridge

Aggiungi didascalia

mercoledì 7 marzo 2018

Non esiste buono o cattivo tempo...

Diceva lord Baden-Powell: «Non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento». Ed è quello che ho potuto verificare in una domenica di neve e freddo!

Le previsioni per la domenica davano neve e freddo siberiano, ma la voglia di stare chiuso in casa era pari a zero. Mi metto quindi alla ricerca di un posto dove poter fare quattro passi nella natura, in sicurezza, accettando le condizioni meteo non proprio favorevoli.

Risultato: una tranquilla passeggiata dal Colle Balisio al rifugio Pialeral, quasi in solitaria (ero in dolce compagnia ♥) immersi in un paesaggio imbiancato dalla neve e dal gelo.
Lungo la strada

Cristalli di ghiaccio

Ruderi nei pressi dell'Alpe Cova

Bianco Natal...

Le indicazioni per la Traversata Bassa (bel giro, ma da non farsi in queste condizioni)

Una foto in bianco e nero quasi non fa la differenza con una a colori

martedì 22 agosto 2017

Ferragosto sotto le stelle

Continuo la serie di post sulla Grignetta, non perché vada sempre o solo su quella montagna, ma perché è la "montagna di casa" e capita di salirci effettivamente più spesso!

Questo ferragosto, in compagnia di un amico, sono salito verso sera per dormire in cima e far foto in notturna...
Le luci della pianura: si può immaginare dove sia Milano

Abbadia, Mandello e la sponda occidentale del ramo di Lecco del lago di Como

Bivacco Ferrario

Via Lattea

Ma che ci fa un elicottero in giro a quest'ora? Speriamo non sia successo nulla di grave

Sunrise!

All'alba arrivano in cima i primi escursionisti

Abbadia Lariana ed Asso, dal bivio per il sentiero Cecilia

martedì 30 agosto 2016

Un salto fuori dal mondo in... Grignetta

Ovvero come essere in alta montagna ad un'ora da casa...

Gita domenicale in solitaria sulla montagna di casa: la Grignetta. L'obiettivo è di unire dei tratti percorsi più volte in un unico giro (ed evitare per una volta la noiosa Cresta Cermenati): l'itinerario prevede di salire per la "Direttissima" fino al Colle Valsecchi, da dove proseguire per la cima percorrendo il Sentiero Cecilia finendo poi per scendere lungo l'aspra Cresta Sinigaglia.

L'inizio è come al solito parcheggio dei Piani Resinelli, bosco del rifugio Porta ed direzione verso la "normale" per la Ginetta, ovvero la Cresta Cermenati. Prima però di uscire dal bosco, si devia decisamente verso sinistra, traversando il canalone Caimi e risalendo il versante meridionale.
In meno di mezz'ora dalla partenza ci si ritrova fuori dal mondo, e il sentiero comincia ad inerpicarsi con qualche catena e qualche roccetta. Da notare le due ripide scalette che permettono di risalire lo stretto Caminetto Pagani

Non  si tratta di una ferrata vera e propria, ma di tratti un po' esposti. Sicuramente il casco è utile, soprattutto pensando alla quantità di gente che può smuovere sassi... Il percorso fa alcuni su e giù infilandosi tra i numerosi torrioni, ricchi di vie di scalata.
La catena o il cavo d'acciaio non è sempre presente, per cui un minimo di abitudine e sicurezza nel muoversi è necessaria!
L'ambiente è aspro e selvaggio
Sulla destra si stacca il Canalone Angelina (palina con indicazioni), da dove si può rapidamente e "ripidamente" raggiungere il Sentiero Cecilia. Questa volta però voglio passare dal Colle Valsecchi, per cui proseguo scavallando un ulteriore costone ed infilandomi su per il Canalone Valsecchi
che, con ultimo strappo porta al Colle omonimo.
Grignone e Grignetta dal Colle Valsecchi
Dal colle si può ammirare la cima della Grigna e della Grignetta, la tetra Val Scarettone e la seghettata Cresta Segantini. Lasciata per un'altra volta la Cresta Segantini, che è infatti un percorso alpinistico (qui la relazione) si resta sul versante meridionale, ritornando in direzione della vetta.

Il sentiero Cecilia è una successione di cenge e di divertenti arrampicate, che conduce fino alla Cresta Cermenati, poco sotto la vetta. Nei tratti più esposti ci sono catene o cavi d'acciaio, ma anche qui non ci sono sempre. In molti tratti, se ci si sente sicuri, si può anche evitare di seguire le catene, dove la roccia è più unta, lasciandosi guidare dalla facile arrampicata.

Cengia lungo il Sentiero Cecilia
Nota: credo di aver identificato diverse tipologie di "fruitori della montagna". Gli escursionisti, gli alpinisti fai-da-te e gli alpinisti.
I primi, gli escursionisti, li si riconosce per lo zaino minuscolo, gli scarponcini leggeri, per l'incertezza e la paura nel movimento sui tratti esposti. Ovviamente non hanno con se nessuna attrezzatura, al più hanno gli immancabili bastoni da trekking, decisamente di impaccio sulle rocce della Grigna. Ci si può domandare se davvero sanno dove si stanno infilando...
I secondi, gli alpinisti fai-da-te, sono consci dei loro limiti, e quindi si premuniscono di imbrago e moschettoni. Ovviamente chi di loro conosce l'esistenza del set da ferrata? Due longe statiche, o una fettuccia, sono più che sufficienti!
Il terzo gruppo, gli alpinisti, oltre che consci delle proprie capacità, sono forse più attenti ai limiti della montagna stessa: li si riconosce infatti per il casco. La scelta di assicurarsi o meno è infatti una scelta libera, fatta in base alle proprie condizioni e capacità. La scelta del casco invece va a coprire gli imprevisti della montagna, soprattutto quando molto frequentata! Un sassolino in testa o una zuccata contro la roccia, possono essere frequenti: il casco fa si che l'eventualità non trasformi la gita in un dramma.

L'ultimo tratto della salita percorre l'unica parte divertente della Cresta Cermenati, ovvero le ultime roccette e la catena finale. E poi si è in cima!

Panorama verso il Resegone
Ma siamo a 2177 metri oppure a Rimini?
Per la discesa opto per la Cresta Sinigaglia, divertente nei primi tratti per la presenza di catene e saltini rocciosi, poi diventa più ripida, faticosa e senza tregua. Decido di ignorare il bivio che riporta verso la Cresta Cermenati per percorrere la Sinigaglia fino a valle, ammirando così i valloni selvaggi e meno frequentati che ci si ritrova a dover attraversare.
La valle aspra e selvaggia scendendo dalla Senigallia

All'ultimo, devio traversando il torrente in secca sulla destra dirigendomi deciso verso il rifugio Porta, che si raggiunge traversando un splendido bosco. Da lì, gli ultimi tornanti sull'asfalto mi riportano al parcheggio.