mercoledì 4 luglio 2012

Capanna Forno

Nel fine settimana sono andato a camminare con $D, un suo amico ($F) ed un'amica del suo amico ($L). La meta era una valle laterale del passo del Maloja, in Svizzera: la valle del Forno. Nonostante frequenti l'Engadina da più di trent'anni (la prima volta che ci sono stato non camminavo), quella valle non la conoscevo ancora. Anzi, non ne conoscevo nemmeno l'esistenza!

Beh, l'esplorazione è stata proficua: a poco meno di un'ora di cammino dalla macchina si raggiunge il Lac de Cavloc, uno dei posti più belli che abbia mai visto!

Lac de Cavloc
Purtroppo le foto non rendono l'atmosfera da fiaba che si respirava sulle rive di quel lago, sembrava davvero di essere in una cartolina. Già di per sé, il lago, è un posto che merita la gita: mi sento di consigliarla anche ai camminatori meno allenati.

Il sentiero procede salendo leggermente ancora brevemente nel bosco per poi inoltrarsi nelle pietraie moreniche. Non è un sentiero faticoso, ma la distanza che separa dal ghiacciaio è notevole e il dislivello minimo.

Verso il ghiacciaio
La fronte della Vadrec del Forno, in parte coperta dai detriti
 La fronte del ghiacciao, la Vadrec del Forno, la si raggiunge in un paio di ore di cammino dal lago. Il sentiero per la Capanna del Forno prosegue sul lato sinistro del ghiacciaio: dapprima molto coperto di detriti, poi più pulito.
La bandiera della Capanne del Forno CAS
Per arrivare al rifugio è necessario poi inerpicarsi sulla morena e poi su alcune cenge un po' esposte (e messe in sicurezza con cavi e addirittura una scaletta). La vista dell'immancabile bandiera svizzera rincuora sulla vicinanza del rifugio.
Dalla capanna si gode della panoramica sull'intero ghiacciaio, che ricorda da vicino il (molto) più grande Aletschgletscher.
Vadrec del Forno
Il ritorno è senza storia, e piuttosto lungo: ci vuole più o meno lo stesso tempo che a salire. Chiacchierando però la strada vola via veloce.


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